Poco più di dieci anni fa, in Italia vigevano le più severe leggi in Europa nei confronti dei giochi d’azzardo: praticamente tutti i tipi di gambling in Italia, che si trattasse delle tradizionali slot-machine che delle puntate nei casinò-online, erano fuorilegge, e per gli appassionati italiani dei giochi d’azzardo l’unica possibilità era rappresentata dai casinò-online stranieri, che di fatto operavano in modo illegale.
In Italia, la legalizzazione del gambling-online prese il via sotto pressione dall’esterno nel 2006, dopo che nel 2003 la Commissione Europea intentò nei confronti dell’Italia un procedimento giudiziario su vasta scala. La causa di tale procedimento giudiziario era rappresentata dalle severissime leggi italiane che proibivano l’attività non solo dei casinò locali, ma anche dei più famosi ed autorevoli casinò-online europei. I fornitori Internet italiani bloccarono l’accesso ai residenti nazionali al siti web del principali casinò europei. Verso la fine del 2006, nella cosiddetta «lista nero», si contavano più di 600 siti web di risorse online bloccati.
Nel marzo del 2010, in Italia è entrata in vigore una nuova legge che prevede significativi ammorbidimenti a favore sia del casinò-online locali che stranieri, tuttora vigente. Secondo la nuova legislazione, i casinò-online stranieri hanno il diritto di offrire la possibilità ai residenti in Italia di puntare denaro reale ai giochi d’azzardo su Internet , sebbene prima di farlo debbano essere muniti della corrispondente licenza italiana.
Ad occuparsi del rilascio delle licenze ai locali da gioco è la AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato). Le condizioni per ottenere una licenza per l’attività di gioco, in Italia sono assai più severe rispetto, ad esempio, alla Gran Bretagna: qualsiasi casinò-online che aspiri ad ottenere la licenza deve in primo luogo aver guadagnato non meno di un milione e mezzo di euro nell’arco degli ultimi due anni, ed in secondo luogo disporre di un ufficio in uno dei paesi dell’Unione Europea, oltre ad essere tenuto a corrispondere all’AAMS 350.000 euro.
La AAMS e la legislazione italiana regolamentano anche i dettagli prettamente tecnici dell’operato dei casinò-online, ad esempio, l’indice payout: in Italia può ottenere una licenza solamente un casinò-online che presenti un indice di payout non inferiore al 90% (in altre parole, il casinò rimborsa ai giocatori sotto forma di vincita non meno del 90% sull’importo complessivo del denaro speso in puntate da parte dei propri clientiот). L’unica eccezione è rappresentata dai tornei offline di giochi di carte, nei confronti dei quali il payout deve essere non inferiore all’ 80%.